Domanda genuina sul WHV per l'Australia: è davvero la panacea per tutti i mali della situazione lavorativa e non italiana?

Buongiorno,

Ultimamente vedo un sacco di post su Instagram e TikTok di italiani che, da lavoratori sottopagati in patria, sono emigrati in Australia con un Working Holiday Visa, raccontando di una vita apparentemente idilliaca: guadagni elevati e la possibilità di mettere da parte somme considerevoli di denaro.

Mettiamo da parte per un attimo il fatto che i social, spesso, sono una vetrina di stili di vita ostentati, lontani dalla realtà di chi li pubblica. Ciò che mi ha fatto riflettere è un pattern ricorrente: la quasi totalità di queste persone si è trasferita per svolgere i cosiddetti "blue-collar jobs," ossia lavori manuali o poco qualificati, che non richiedono un elevato livello di istruzione o competenze specifiche.

Sto pianificando di fare un’esperienza all’estero, anche solo per un anno, e mi sono trovato un po’ spiazzato. Leggendo anche su altri subreddit, non riesco a trovare prove concrete o testimonianze convincenti di persone che abbiano utilizzato il WHV per svolgere lavori d’ufficio o, riprendendo il termine di prima, "white-collar jobs."

Mi chiedevo quindi se qualcuno qui fosse a conoscenza di esperienze diverse da quelle classiche (camerieri, minatori, addetti in hotel, pulitori, ecc.) o se avesse informazioni utili su come accedere a ruoli più qualificati tramite un WHV in Australia.

Grazie in anticipo!

P.S. so che a voi piace:
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