Perché gli/le etero scambiano il bene in amicizia per amore?
Ciao a tutti!
Questo post nasce da una cosa successami recentemente, ma che affonda le sue radici in una mia precedente esperienza di vita purtroppo finita in maniera molto dolorosa per me. Dato che penso possa esserci di più da esplorare in questa faccenda che le primissime risposte che mi vengono in mente, espongo a voi la questione (sperando in risposte ragionate).
Per un corso che frequento mi è stato chiesto di scrivere un dialogo con quattro personaggi che cenano ad un tavolo. Premesso che non ero troppo entusiasta di doverlo fare per via dell'assegno (basta con 'ste cazzo di scene di gente attorno ad un tavolo, siamo pieni), ho cercato di metterci dentro qualcosa che sentivo mio e che credo possa essere quantomeno di interesse (azzerderei "di valore", ma non sono così egocentrico).
In pratica due dei quattro personaggi sono ottimi amici, un uomo e una donna. Lei ingabbiata in una relazione che la sta distruggendo pian piano (non con dinamiche palesemente tossiche, ma con dinamiche molto più subdole) e lui che, preoccupato per il suo bene, le dice privatamente quanto non reputi un bene per lei la sua attuale relazione per via di alcune dinamiche che ha osservato in un lungo lasso di tempo. Un giorno si ritrovano a cena con, ovviamente, il suo fidanzato ed un'altra persona al tavolo.
Ora, tralasciando la storia e come va a finire la cena, mi ha colpito la reazione di una mia compagna di corso mentre stavamo sviscerando la scena ed analizzandola: lei ad un certo punto se ne esce con "sembra quasi che lui sia innamorato di lei". Non ve lo faccio leggere, ma vi assicuro che nel dialogo non c'è niente (neanche tra le righe) che alluda ad un interesse romantico né sessuale tra i due. Anzi, viene mostrata la complicità degli amici che si comprendono e che tollerano le "esagerazioni" dell'altro, in un certo senso.
Mi sono sentito in dovere quindi di spiegare, essendo io l'autore, le intenzioni dei personaggi ribadendole che tra i due non c'è assolutamente "del tenero" ma del sincero affetto in cui uno dei due vuole cercare di proteggere l'altra da un baratro di cui non si rende neanche conto. Come, a mio avviso, dovrebbe fare un/a buon amico/a.
Ed è da quando è successo che non faccio che chiedermi "perché ha dato quella interpretazione quando palesemente non c'è niente, né esplicitamente né implicitamente, che faccia pensare a qualcosa di più di un gran bene verso l'altra persona? Davvero se c'è amicizia tra uomo e donna non potrà mai essere profonda senza che venga interpretata come altro?"
Ho provato a darmi qualche risposta. La prima che mi è venuta in mente è "purtroppo per gli etero è un mondo orribile, non puoi mostrare dei sentimenti verso l'altra persona che vengono subito scambiati per altro", ma mi sembra abbastanza banale e mi interrogo sul fatto che magari c'è "l'elefante nella stanza" che io non sto vedendo.
Quindi, domande:
- Perché gli/le etero scambiano il bene in amicizia per amore?
- Davvero se c'è amicizia tra uomo e donna non potrà mai essere profonda senza che venga interpretata come altro?
- Perché gli/le etero non accettano che tu possa provare del bene in amicizia verso una persona in maniera talmente intensa che possa essere paragonato all'amore ma senza però esserne innamorato/a?
- Pensate che sia perché non sanno gestirla emotivamente e perché purtroppo siamo bombardati in praticamente qualsiasi media sul fatto che se un uomo e una donna interagiscono dovranno per forza finire a letto o comunque in una relazione romantica o comunque deve aleggiare questo spettro del sesso/romanticismo a tutti i costi anche se non succede poi niente?
Aspetto vostri consigli e riflessioni in merito. Mi raccomando, niente casini. Fate i bravi☺️